Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

mercoledì 21 novembre 2012

Il calzetto maledetto!

Con l`arrivo dell`autunno ogni donna sana di mente sa che insieme alla bellezza delle foglie secche e` in arrivo anche l`abominevole questione dei calzini.
Purtroppo per noi, di genere femminile, vi e` un preciso momento dell`anno in cui, diciamocelo, non si sa  piu` che pesci pigliare e volente o nolente si e` costrette ad esibire un tratto di gamba capace di inscenare un pezzo di involontaria comicita`!
Parlo ovviamente dell`uso dei gambaletti detti anche calzetti o calzini a seconda della latitudine in cui ci si esprime.
Bene, anche in Cina il branco femminile non e` esente da tale annoso problema pero`, pero`...le donne orientali hanno risolto il dilemma in maniera a dir poco esilerante. Per la serie se dobbiamo farvi ridere tanto vale che vi sganasciamo la mascella. Uomini carissimi, attenti che con questa performance vi facciamo venire il blocco alla mandibola lasciandovi a bocca spalancata in una sorta di smorfia di sorriso/dolore perenne. Il tutto a gratis e a casa vostra!
Il calzino che qui va per la maggiore e` tendenzialmente color carne, ma non trasparente, no  eh no, proprio carne, color dei piedi della Barbie per farvi un`idea ed e`una lunghezza imbarazzante, una spanna circa.
Siccome non mi piace stare con le mani in mano,  sto seriamente pensando di organizzare una sfilata tra amiche e di far pagare il biglietto d`ingresso agli uomini come se entrassero nel castello degli orrori e poi devolvere il ricavato in beneficenza. L`ho detto che l`aria cinese fa male ma mi hanno "deportata" quindi se do segni di mattana una ragione c`e`.
Torniamo seri, questo modello ovviamente comporta il medesimo problema delle calze autoreggenti tanto in voga negli anno 80: ti strizza  la ciccia dividendo il polpaccio in due salami cacciatorini o due wurstel giganti a seconda della quantita` di ripieno di cui sei dotata.
Bene, non e` una bella scena da vedere ve lo assicuro e mi chiedo chi abbia potuto inventare tale oscenita`. Da giorni mi aggiro per negozi e supermercati in cerca di gambaletti meno allucinanti di questo ma al momento non ve ne e` traccia...Qualcuno sussurra che in centro da H&M si trovino modelli simil europeo quindi a breve faro` un`ispezione per verificare se il pettegolezzo corrisponde a verita` (ovviamente chi ha fatto la soffiata dice di non averne mai usati, mah...alzi la mano chi non ne possiede neppure un misero paio!).
Purtroppo, ottimista come sono, ne avevo infilati in valigia solo tre paia pensando che tanto ne avrei comprati a bizzeffe ed invece mi ritrovo a far girare in bacinella sempre il trio Medusa incrociando le dita che non si rompano. Li insapono con una delicatezza tale che non ho mai neppure riservato ai miei figli quando erano neonati e avevano la crosta lattea e la dermatite atopica. Per di piu` due paia sono neri e va bene, ma uno e` violetto (non so per quale razza di motivo lo abbia portato che tanto non si abbina con nulla ma ogni volta che faccio la valigia, anche quando si tratta delle vacanze estive, sono preda delle lacrime per cui devo aver travisato colore. Questa volta poi ero preda di talmente tanti sentimenti funesti che avrei anche potuto imbarcare il mocho Vileda con tanto di secchio senza rendermene conto).
Lo so che esiste anche una manciata di donne che non si piega alla comodita` in virtu` dell`estetica ma io ahime` non sono di quella fazione. Per lungo tempo la mia amica S. ha cercato di convincermi che il reggicalze e` comodissimo...Mah! Forse non ho ancora capito come si indossa perche` a me si gira nella pancia. Mi fa fare la figura della pulciosa tanto mi devo grattare per il solletico all`ombelico che mi provoca.
Comunque stamane ho provato un sadico brivido di piacere. Dovendo acquistare le calze per Marito, dotato di pollice che perfora  peggio di una scavatrice, ho scoperto che qui in Cina la par condicio  l`hanno gia` raggiunta da anni, infatti, anche per l`uomo, quello che non deve chiedere MAI...esiste solo la calza a mezzo polpaccio, tie`!





mercoledì 14 novembre 2012

Lezione numero uno

E` iniziato il freddo, quello serio intendo. Non posso dire che, come in Italia, non ci siano piu` le mezze stagioni perche` qui l`autunno e` stato davvero bello. A parte il fatto che non si vede il colore del cielo, e quando verro` in Italia staro` col collo allungato come una giraffa per tutto il tempo, ho la fortuna di vivere temporaneamente in un posto molto verde per cui mi godo la trasformazione dei colori.
In realta` dove abito non e` tutto cosi` romantico o meglio lo e` a tratti. Per esempio, a proposito di cio` in questi giorni stanno piantando  i vasetti di violette  che erano serviti per abbellire il compound il mese scorso in occasione della festa d`autunno.

Bene, siccome le sistemano un po` ovunque nei nostri giardinetti una mia amica ha avuto la malaugurata idea di chiederne qualcuna per ingentilire il suo pezzetto di verde antistante la casa. E` un po` fanatica in quanto a fiori ma qui ognuno vive leggermente  in uno stato di alterazione mentale per cui a lei e` partita la rotella della botanica e a me quella del blog. Oggi ad un pranzo di compleanno ho incontrato anche una simpatica signora che tiene corsi di cucina alle espatriate straniere ed alle ayi (donne di servizio). Voglio dire che si presume insegni  a cucinare seriamente ma alla  domanda di un`altra invitata "Ma gia` in Italia facevi questo di mestiere?" Lei ha  risposto tranquillamente "No, no, sai come`e,` in Italia la domenica magari cucinavo per tutta la famiglia...". Capite che stare in un paese molto inquinato puo` far male davvero.

Comunque, tornando ai fiori il risultato alla prima richiesta della mia amica e` stato incredibilmente: yes!
Eh, che efficienza, abbiamo pensato., che roba `sti cinesi. Poi piu` nulla, per giorni silenzio assoluto...a quel punto suo marito torna alla carica e chiede direttamente al service centre se e` possibile effettuare tale operazione.
Risposta alla seconda richiesta: yes sir, sorry we forgot now we can. Oh che roba, poverini sei erano solo dimenticati...pensiamo ingenuamente.

Nel pomeriggio pero` le telefonano a casa e in un inglese incomprensibile cercano di comunicare qualcosa. Siccome non avviene nulla per circa due settimane e i giardinieri continuano a piantare violette qua e la un po` a casaccio la mia amica torna col marito di nuovo nell`ufficio suddetto.
A quel punto un impiegato apre un librone e fa vedere che hanno registrato tutto. Che hanno preso appunti lunghi una pagina sulla loro questione. Forse hanno ricopiato anche le frasi che si sono scambiati al telefono, si sa qui siamo controllati su tutto. Mostra fisicamente che sanno di cosa si parla ma in quanto a trovare una soluzione non sanno come fare. Spalancano le braccia, annuiscono, scuotono la testa , fanno tutti i gesti possibili che pero` qui possono avere significati contrari a quelli di nostra conoscenza.  Ad un certo punto arriva anche un altro addetto, confabulano in due e poi ne giunge un terzo. Dopo mezz`ora la mia amica li saluta, non sa se le piantine le verranno mai messe in giardino ma non puo` passare con il simpatico gruppetto l`intera mattinata.

Stamattina ultima puntata. La mia amica stava facendo il letto al piano di sopra della casa e vede i famigerati giardinieri piantare le violette proprio di fronte a casa sua. A casa di un giapponese per giunta...l`onta e` troppa, molla le coperte per aria e si fionda di sotto, cinque secondi diciamo.
Roba da non crederci, aprendo la porta dei giardinieri non c`e` piu` alcuna traccia. Evaporati...ma peggio ancora per sistemare le violette hanno ranzato via il bellissimo angolino di grisantemi gialli dei vicini, allucinante!

Lo so che la festa dei defunti e` passata da piu` di una settimana ma quei grisantemi erano bellissimi, e poi sono fiori che  vanno alla grande, sono tra i piu` costosi, si regalano perfino alle spose!

Perche` hanno fatto cio`? Ci chiediamo. Hanno eseguito un ordine? Hanno voluto fare un dispetto (ora la mia amica avra` sottocchio le bellissime violette piantate nella casa del vicino)? Hanno deciso  di pensare come gli occidentali che i grisantemi vanno bene solo al camposanto?
Non so, fatto sta che ho imparato la lezione numero uno. In Cina  non ti dicono mai di no, pero` e` probabile che di fronte ad una richiesta semplice si ottenga un risultato negativo mentre di fronte ad una richiesta impensabile si ottenga un risulto positivo per cui prendero` coraggio e domani chiedero` al service centre se anziche` cambiare casa,  per averne  una con camera per ospiti, possono costruirci una stanza in piu` attaccata al salotto (praticamente un prolungamento)!

martedì 6 novembre 2012

Bye bye Hallowe`en!

Abbiamo superato anche Hallowe`en! Dopo la parata delle Nazioni organizzata in pompa magna dalla scuola dei due grandi la scorsa settimana, con tanto di stand patriottico, ci e` toccata pure questa.

Non sono un` afecionada di tale festa, soprattutto perche` mi pare sia celebrata in modo svilente rispetto a quello che era in passato nei paesi britannici, ma tant`e`, se sei in ballo devi ballare! Magari non ti scateni tipo un rock ma un lento si`, lo si concede in genere anche anche allo sfigato della festa, dunque ho decorato un po` la finestra e partecipato con i bambini alla serata a tema del compound e mi sono divertita, ammetto!
Cio` senza nulla togliere alla festa di Ognissanti che per noi rimane la vera festa del mese di novembre e mi sembra che i bambini abbiano davvero interiorizzato il concetto. Abbiamo ricordato i grandi santi del passato e ringraziato anche i santi che abbiamo la fortuna di conoscere in terra, soprattutto i missionari che occupano un posto speciale nel nostro cuore. Volevamo indurre i nostri figli a pregare anche per quei due santi di mamma e papa` ma siccome ultimamente siamo un po` troppo isterici e distratti (ho dimenticato due volte a casa lo zaino di Maria per andare a scuola...e scordato di lavare le maglie per l`ora di educazione fisica che qui equivale a prendere una nota) abbiamo sorvolato rimandando all`anno prossimo l`intenzione per essere almeno un po` credibili.
Comunque, la festa delle zucche e` iniziata mercoledi`all`asilo americano di Polpetta con tanto di genitori invitati a portare un dolce a tema (io mi sono offerta volontaria per aiutare i bambini durante i lavoretti cosi` sono stata esentata dalla preparazione dello snack e non ho dovuto combattere in cucina col forno che mi sta facendo fare un sacco di figuracce con le madri perfette delle amiche di Maria. Quelle che ti invitano al pomeriggio ed hanno sempre la torta margherita appena sfornata, i biscotti al cioccolato dorati al punto giusto e il pane ai cinque cereali pronto per la cena). Io non sono quel tipo di mamma, ormai mi sono messa l`animo in pace e cosi` pure i miei figli.
Una strana festa quella di Hallowe`en nelle scuole direi! Piu` divertente che paurosa, infatti erano vietati i travestimenti da  scheletri e mostri,  vampiri, streghe troppo stregose, maschere che potessero spaventare i bambini e armi in generale. Si sa` gli americani sono un popolo strano. Forse anche un po` confuso perche se la festa ha come tema la paura e  il mistero e poi ci si traveste da Puffo o Cenerentola non trovo il nesso! Quando ho detto al maestro che Maria si voleva travestire da fatina invece che da maga o civetta lui ha esclamato "Wonderful" lasciandomi a bocca aperta. E io che mi ero tanto sforzata di trovare qualche idea originale che avesse a che fare con il buio senza essere spaventevole o inquietante! Va beh, facciamo che si tratta delle prove generali per Carnevale e non se ne parla piu` !
A seguire, nel week end si e` svolta  la festa per le strade del compound con assalto alla porta di casa  tra le sei e le nove di sera. Marito si e` offerto volontario a rimanere inchiodato all`uscio per la distribuzione delle caramelle mentre io e la progenie abbiamo fatto la "processione".  Resoconto finale:  sei chili di ciupa ciupa e quattro pacchi di marshmellows devoluti ai vari mostri, fatine, streghe, pirati, cow boys e fantasmi  che si sono presentati a batter cassa e tre sacchetti straripanti di altrettanti dolciumi di vario genere di raccolta. Pari e patta direi.
Ora pero` si tratta di smaltire un po` del bottino. Se lasciassi in casa tutto 'sto glucosico  ben di Dio incustodito  potrebbe terminare in un paio di giorni causando un attacco di acetone a Polpetta, un nuovo dente cariato a Acciuga e un numero impreciso e variabile di brufoli ad Ado che poi andrebbe in crisi finendomi il copriocchiaie per nasconderli. ( Non avevo ancora trovato uno pseudonimo al grande  e questo mi sembra piuttosto adatto).
Lascio le immagini commentare la festa.

Casa di un vicino che si e` fatto prendere un po` la mano...


Casa di un altro vicino a cui manca qualche rotella

Prime questuanti, molto serie (madre a parte che si mette in posa sorridendo fuoriluogo e rovinando il talento innato delle figlie)

Gruppo di bambini asiatici in prima fila (decisamente disorientati)
Gruppo di bambini americani in seconda fila (decisamente consapevoli che si deve sorridere se si vuole ottenere qualcosa)
Trittico pennuto e curioso...(forse hanno sbagliato festa)

Quartetto di svedesi strafelici di poter finalmente di poter andare a dormire un po` piu` tardi rispetto alla norma.
(Solitamente le finestre delle case nordiche si chiudono tristemente alle otto, quando noi iniziamo la cena)


Gorilla solitario e silenzioso con cravatta (troppo simpatico)
Grugnisce e scappa non appena gli sporgiamo le caramelle!



Coetanei di Ado felici del genere femminile che si aggira nel compound...
(potrebbero essere a qualunque festa, non e` questo il motivo dell`allegria stampata sul volto)


Riassumendo: una festa veloce e indolore, in due ore ci si toglie la paura, dolce e salata al contempo per via delle lacrime versate al sequestro materno di parte del bottino, eccitante per via di essere al buio, allegra e un po` triste nel vedere tanti bambini bussare alla porta, sorridere felicissimi e spalancare il proprio sacchetto senza neppure ricordarsi di chiedere "trick or treat?".
Una festa che in qualche modo, pur non essendo affatto cinese, ha proprio lo stesso sapore della soia! Sara` per questo che alla fine mi e` piaciuta?