Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

martedì 9 dicembre 2014

Peace and calm





Se non ho fatto male i conti mancano 11 giorni alla nostra partenza, 14 al Natale, 27 all'Epifania  e soli tre o quattro, nella migliore del ipotesi, prima che mi prenda lo sclero ed inizi a far valigie. Sento gia' saltire nell'aria un certo fremore natalesco, anche qui, dal mio piccolo avamposto d'oriente! 
E dire che a Shanghai, per quanto ce la mettano tutta, ahimè ad occidentalizzarsi,  si fa fatica a percepire anche solo un decimo di quel clima natalizio che invade invece più o meno similmente l'Europa (a ragion veduta per altro).
Il selvaggio richiamo del bagaglio di cui sono felice preda però non è affatto dovuto ad una mente strategicamente organizzata. E' più un fattore emotivo che non tengo sotto controllo a far si che metta e tolga roba  dalle valigie senza una logica precisa a partire da un tempo precedente al rimpatrio piuttosto variabile. 
In questo periodo che precede la transumanza divento simpatica a giorni alterni ma se chiedete a Marito non sarebbe d'accordo. Ho paura che direbbe che divento semplicemente una moglie ingestibile. 
Se chiedete a Polpetta direbbe probabilmente che le gocce di Tiglio, che le somministro nella speranza di domare la sua iper verbosità galoppante, le dovrei prendere io in questo periodo.
Se chiedete a Acciuga mi dipingerebbe, come e' tipico del bambino dotato di un'eccezionale capacità di sintesi, pur non faticare neppure verbalmente, con un aggettivo che a lui piace molto ma è davvero brutto da usare nei confronti di una madre tanto carina come sono io: pesante. In qualunque accezione lo si intenda! 
Se chiedete ad Ado non oso immaginare come risponderebbe. Probabilmente produrrebbe un grugnito, uno sbuffo o un rutto selvaggio seguito da una risata. Ultimamente il linguaggio animalesco tra lui ed i suoi amici ha preso il sopravvento su quello umano. Origliando qualche conversazione, come ogni madre che si rispetti sa fare, odo solo parole mozze "ehi bro" "ye!" "Ke" . Deciso a dimostrare di essere altro da noi per conquistare la sua personalità fa di tutto per metterci alla prova non ultimo cenare con lo scalda collo sulla testa tanto per farci inc....are.

Il fischio perenne nell'orecchio al confronto dei decibel che posso raggiungere con  urla che non sapevo di possedere in corpo non è nulla al confronto!

Grazie al cielo mi sono invaghita degli oli essenziali, continuando la ricerca sulla cure per acufene sono finita a scoprirne uno che si chiama "peace and calm", giuro non è uno scherzo. Chi lo vuole ? 

Pensavo di ordinarne una decina di boccetti, poi parlando di qua e di la con le vicine di casa sono arrivata ad un ordine pari ad un container...siamo finiti in un compound di madri potenzialmente omicide? 
Non vorrei mi eleggessero presidente, meglio partire e dimenticare per un po' che oltre ai problemi coi figli vivo temporaneamente in un paese in cui :

1) le barelle viaggiano per strada e non solo in corsia



2) Il ristorante dietro casa al mattino lascia aperto il bidone zeppo di ossa avanzate e carne purulenta in bellavista.

3) La pittoresca casetta di legno che amavo fotografare per il suo aspetto behemienne e' stata rasa al suolo senza pietà per creare un incomprensibile passaggio verso il nulla.

4)Il concetto di privacy e' praticamente sconosciuto ai cinesi quindi la biancheria intima appesa a qualunque genere di filo sfiora impunemente lo sguardo del passante anche del più distratto


5) Il " dentista" e' una professione che si può svolgere anche all'aria aperta!




Ho imparato però in quasi tre anni di espatrio che queste cosucce fastidiose si dimenticano però in fretta appena si mette piede nella terra del tricolore dove invece ricorderò certamente che:

1)A novembre alla scuola dei ragazzi c'è stata la fetsa delle nazioni che come ogni anno mi commuove non appena si attacca con l'inno 



2) Maria e' diventa una  girl scout e non fa altro che rammentarci le regole della buona convineza civile in Cina
  
 
3) Abbiamo attraversato indenni l'ennesima festa di  hallowe'en



 

4) Ho avuto per un mese intero ad accudire le mie fatiche la nonna Marisa (qui in versione sportiva davanti al x box)

5) Questa città ha una serie di eventi culturali incredibili (se solo sapessero dirci prima dove e quando si svolgono sarebbe meglio ma pazienza si scoprono per caso).

6) Ho un'amica indiana che porterò nel cuore per sempre 

..., E Maria farà altrettanto con un'amica brasiliana


7) Ho organizzato l'ultimo carità bazar vendendo tovaglie cucite da un sarto disabile con Michela (ma questa e' un'altra storia che non ho ancora raccontato).


Insomma, non sono ancora partita ed alcune cose della Cina mi mancano già un po', ma sono fatta così, non amo lasciare, salutare, partire in generale.
Grazie al cielo e' iniziato l'Avvento periodo di grazia durante il quale chiedo come sempre di trovare un po' di sano equilibrio. 
Magari nel frattempo mi cospargo  di "peace and calm" che dite? Come dire...aiutati che il Ciel ti aiuta!